venerdì 20 maggio 2011

Nasrudin sull'inesistenza del Destino

Quel giorno in cittΓ  si respirava un'aria triste perchΓ¨ un uomo veniva condotto al patibolo per aver commesso un omicidio. Nasrudin stava assistendo in silenzio alla scena quando un giovane gli chiese: "Credi anche tu che il Destino sia una conseguenza della legge di causa ed effetto"?
Nasrudin indicΓ² con il dito il mare di folla accalcata intorno alla forca e disse: "Vedi tutta quella gente? Tra loro ci sarΓ  probabilmente chi gli ha dato in elemosina la moneta con cui Γ¨ stato comperato il coltello, ci sarΓ  pure il fabbro che l'ha forgiato, ci sarΓ  chi gliel'ha venduto, chi ha testimoniato di averlo visto uccidere e magari anche chi poteva fermarlo e non l'ha fatto. Questo Γ¨ il Destino: una sequenza di fatti casualmente intrecciati."